Mivado a cena da Contraste!
Per il mio compleanno sono stata invitata a cena da Contraste ristorante stellato a Milano, un posto dove volevo andare da tempo, perché conosciuto per la qualità, l’estro e la ricerca dello chef Matia Perdomo. E ora sono qui a raccontarvi questa esperienza da Contraste, ristorante con una stella Michelin, che mi ha colpito per diversi aspetti.
A cena da Contraste ristorante stellato a Milano.
Atmosfera e servizio
Dopo che si entra nel cortile di Contraste si accede poi al ristorante suonando un campanello che sembra quello di una residenza privata. Il ristorante è un mix di arredamento e pezzi moderni e classici, soffitto e camino ottocenteschi, quadri contemporanei. Un bel mix che anticipa anche quello che sarà il menù a sorpresa. Il servizio è attento, professionale, sempre presente ma non invadente, sicuramente un bel punto a favore.
Cosa si mangia
Il menù è a sorpresa, e ne sarete informati al momento della prenotazione assieme al prezzo, così potete decidere se intraprendere questa strada o no. Le portate sono diverse, circa 9/10 e variano tra pesce, verdura, carne, piatti freddi e caldi per finire poi con i dolci. I piatti sono giocosi nelle presentazioni, sfidanti per il mix di ingredienti, materie prime all’interno, e molte volte l’assaggio dei piatti e il loro gusto vi porterà su una strada completamente diversa rispetto al loro aspetto. Rimarrete sorpresi ad ogni portata, magari alcune volte di più o di meno, ma la cosa che mi ha sorpreso di più di tutti è la grande preparazione tecnica dello chef che emerge ad ogni singolo passo.
E allora facciamoci sorprendere! Dopo le prime entrée giocose, si passa al giro di antipasti freddi e poi caldi, diversi piattini che ad ogni portata ti lasciano gusti, sapori e profumi diversi. Degni di nota: il piatto iconico a forma di cipolla ripiena di caprino, i noodles di capesante e il bocconcino con le sarde.
Tra i piatti successivi non posso che ricordare la carbonata presentata a forma di pallina nera (il gusto è tutto dentro), il pomodoro, i ravioli alla milanese (sembra di mangiare un risotto allo zafferano) e il famoso donut, ovvero una lasagna alla bolognese a forma di ciambella americana.
Carbonata © Ilaria Giacomello Il pomodoro © Ilaria Giacomello Ravioli © Ilaria Giacomello Donut © Ilaria Giacomello
Poi si passa al pezzo forte: la carne! Qui devo dire che si nota tantissimo la preparazione e la forza dello chef nel cucinare la carne. Quindi chapeau. Il bue con la sua bresaola da sogno, ma soprattutto l’animella alla brace è stato il piatto forte della serata, da sciogliersi in bocca.
bue © Ilaria Giacomello Animella © Ilaria Giacomello
Chiudiamo con i dolci, e qui parte subito un altro applauso. La tarte tatin prima ma soprattutto la famosa torta di rose, la classica torta di rose delle nonne, burrosa, dolce, che ti coccola, ti abbraccia e vorresti mangiare all’infinito. Fatto il bis!!
Tarte tatin © Ilaria Giacomello Torta di rose © Ilaria Giacomello
Come vini invece abbiamo scelto di fare il percorso a 80 euro (4 calici), per variare ed avere abbinamenti diversi ad ogni piatto. Direi per concludere che la qualità è stata molto buona, alcuni piatti poi sono stati da applausi. Sicuramente una volta nella vita ci vuole!
Mi-informo
- Location: via Meda 2, continuazione di Corso San Gottardo
- Mezzi: tram 3, o bus 90
- Prezzi: menù degustazione 170 euro a testa, più bere
- Orario: tutte le sere dalle 19:30 alle 24, il sabato e la domenica anche a pranzo dalle 12:30 alle 15:00.
- Consiglio: per un’occasione speciale!
Se volete bere qualcosa prima o dopo di cena visitate la nostra sezione!
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